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TABIEXPO 2024 – DOSOLEDO

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Agosto 2024. Dosoledo. Comelico Superiore.

Due giorni di rassegne che ormai da anni ricevono da pubblico e critica notevoli apprezzamenti.

Nell’edizione del 2024, in un contesto magnifico ricco di profumi del legno, l’associazione Arte Comelico ha esposto le opere dei propri artisti associati. Giornata memorabile.

Un grande ringraziamento agli organizzatori.

A seguire l’articolo uscito sul bollettino parrocchiale di Comelico Superiore di dicembre 2024.

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Collettiva di Arte Comelico a Santo Stefano di Cadore

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Si inaugura Domenica 16 Luglio alle ore 18 la collettiva di Artisti di Arte Comelico.

Nella suggestiva sala consiliare del Comune di Santo Stefano di Cadore, si svolge la kermesse della storica associazione di Artisti.

Un particolare ringraziamento all’amministrazione Comunale di Santo Stefano di Cadore per aver reso possibile questo interessante e ricco evento culturale.

La rassegna rimarra’ aperta fino al 31 luglio con i seguenti orari: 10.00 12.00 e 17.00 19.00

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20 Anni di Arte Comelico. Il 3 Luglio 2022 l’inaugurazione della collettiva celebrativa.

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20 anni di Arte Comelico. 20 anni di storia. 20 anni di cultura. 20 anni di arte.

Domenica 3 Luglio si inaugura a Costalta di Cadore la grande mostra collettiva degli artisti soci dell’Associazione Arte Comelico.

Un compleanno importante, una tappa fortemente significativa.

La volonta’ degli allora soci fondatori ha reso possibile oggi la presenza di un simposio che raccoglie circa 40 soci, rappresentanti le varie forma d’arte. Pittori, scultori, ceramisti, acquarellisti, poeti, incisori.

La mostra collettiva si terra’ presso i suggestivi locali del “FIENILE” di Giusto De Bettin, proprio uno dei fondatori dell’Associazione.

Dal 3 al 20 Luglio 2022

Orari di apertura dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

L’inaugurazione e’ prevista domenica 3 Luglio alle ore 17.00

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Eletto il nuovo Presidente di Arte Comelico. Patrizia Rizzo succede ad Andrea Costa.

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Sabato 2 aprile si è svolta, a Santo Stefano di Cadore, l’assemblea degli artisti che compongono l’Associazione “Arte Comelico Ladino” per il rinnovo delle cariche sociali. Ho potuto constatare il profondo senso di amicizia e rispetto che anima questa importante e splendida realtà artistica, espressione non solo del Comelico ma anche dei territori che ci circondano.

Le votazioni si sono svolte in un clima conviviale con la nomina del nuovo Consiglio Direttivo che a sua volta ha eletto, con voto unanime, il nuovo Presidente nella mia persona e il Vice Presidente Giusto De Bettin, uno dei soci fondatori.

Desidero esprimere il mio ringraziamento per la preferenza accordatami e l’orgoglio che provo nel presiedere questa associazione composta da artisti di grande valore e l’ assicurazione del mio massimo impegno nel portare avanti un così importante incarico.

Desidero porgere un caro saluto ed un grazie di cuore al Presidente uscente Andrea Costa che ha egregiamente svolto la sua carica e, vista la sua grande competenza, esprimere la speranza di una proficua collaborazione per lo svolgimento di questo compito a me nuovo in seno a questa associazione, un impegno che mi vede protagonista nel ventennale della sua fondazione.

Un caro saluto di benvenuto al nuovo Vice Presidente Giusto De Bettin mio grande amico e con il quale ho già ottimi rapporti di collaborazione in altri ambiti.

A conclusione, ma non per ultimo, un caro saluto ed un grazie di cuore al nuovo Consiglio Direttivo, fulcro della nostra associazione, che ha espresso la sua unanime fiducia in me e a tutti i grandi artisti con i quali porteremo avanti l’attività per cui è nata la nostra associazione.

Grazie ancora di cuore e buon lavoro a tutti.

Patrizia Rizzo

Andrea Costa e Patrizia Rizzo
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Il Prof. Liviano Boschiero intervistato dal Presidente di Arte Comelico

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In un pomeriggio di Agosto, nella suggestiva location della Cartolibreria Carducci di Santo Stefano di Cadore, si sono riuniti i soci di Arte Comelico per ascoltare l’intervista all’Artista e amico Liviano Boschiero.

Un incontro suggestivo, ricco di interventi, un’ arte quella del Prof. Liviano raccontata con sapiente profondita’, immersiva per lo spettatore.

Molti gli spunti di riflessione regalati dall’Artista, la sua storia, il suo “modo di fare Arte”.

Partiti dalla genesi della sua opera abbiamo percorso tutta la sua storia, dalla fase giovanile, per arrivare ad un chiaro e definito tracciato formativo ed intellettuale che lo hanno portato dove e’ oggi.

Dipinti e sculture, intagli, l’uso sapiente di materiali diversi ma uniti fra loro.

Un bellissimo pomeriggio quello trascorso, un evento che da l’inizio alla nuova fase di Arte Comelico.

“Le 4 Stagioni di Arte Comelico”, questo il nome del nuovo ciclo artistico che dara’ vita, durante il mese di Agosto del 2021 ad una serie di incontri con gli artisti, tutti il venerdi’ alle ore 18 presso la Cartolibreria Carducci di Santo Stefano di Cadore.

Arte Comelico riprende le sue attivita’ con energia credendo che l’Arte possa stimolare le persone attraverso il piacere provato nello stare assieme e nel raccontarsi.

Vi invito a visionare il video dell’intervista realizzata dal Presidente di Arte Comelico Andrea Costa al Prof. Liviano Boschiero.

www.artecomelico.com

Scopri i soci dell’Associazione

Se vi e’ piaciuto il video iscrivetevi al canale per restare sempre aggiornati sull’uscita dei prossimi video.

Andrea Costa e Liviano Boschiero

Ringraziamo Mario e Francesca della Cartolibreria Carducci per averci ospitato nella loro meravigliosa tenuta.

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L’Angelo delle 3 Cime di Annamaria Bortolini.

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L’ANGELO DELLE 3 CIME

Colgo con piacere l’invito degli amici di Arte Comelico a contribuire al dialogo artistico nel sito dell’Associazione con una riflessione su una mia opera pittorica. Durante l’ultima assemblea ho proposto questa modalità per arricchire lo scambio di idee e per approfondire la reciproca conoscenza. Data l’accoglienza favorevole, mi accingo a parlare di un mio quadro realizzato in occasione della mostra “Persone e luoghi dalle Dolomiti al Sile” presso Ca’ Robegan di Treviso, nel luglio dello scorso anno.

Da tempo mi riproponevo di accompagnare i miei quadri, quando possibile, con qualche riflessione scritta in primo luogo per me, per poter ricordare come era nata l’idea, quale spinta mi aveva fatto decidere di dipingere un determinato soggetto e soprattutto cosa ho provato o scoperto mentre lo realizzavo, quali emozioni ho vissuto e quali possibilità mi ha aperto.

Ecco allora come è nato “L’Angelo delle 3 Cime”.

Una sera un amico era venuto a cena da noi in uno dei suoi “momenti difficili”. Ci raccontò che, tempo addietro era salito alle tre Cime di Lavaredo e che aveva fotografato la statua di un Angelo monumentale situata appena più sotto della chiesetta che si incontra sul sentiero che porta al rifugio Lavaredo. La statua e in particolare lo sguardo lo aveva colpito tantissimo, al punto che lui, musicista, aveva composto un brano al pianoforte dedicato a questo Angelo.

Ascoltai il brano musicale: drammatico, incalzante, coinvolgente.

Mi feci mostrare la fotografia. Era davvero una statua imponente che si stagliava poderosa davanti alle 3 Cime. Strano, sono passata tante volte su quel sentiero ma non mi sono mai accorta della sua esistenza né tantomeno di qualche segnalazione che la riguardasse.

Mi feci inviare la foto dal nostro amico. Quell’Angelo mi parlava. Cercai qualche informazione sullo scultore che aveva realizzato quella statua, si trattava di Vittorio Morelli di Ancona, bersagliere di stanza ai piani di Lavaredo, data 1916. Il monumento fu dedicato ai bersaglieri dell’ottavo reggimento e a tutti i caduti nelle battaglie attorno alle Tre Cime. Alto 2 metri e mezzo, a prima vista sembra un’opera del ventennio fascista per la sua imponenza e per l’espressione del volto. Qualcuno lo ha chiamato l’Angelo guerriero ma, per quanto viene riportato dalle fonti, Morelli stesso precisò che la statua rappresenta lo “Spirito della Montagna”.

Riguardando la foto fui colpita di nuovo da quello sguardo: profondo, penetrante, puntato verso l’orizzonte infinito della pianura. Mi colpì anche la forma della spada, senza punta e conficcata in una serie di catene quasi a volerle rompere, catene adagiate una sull’altra come le spire di un serpente.

Sì – pensai – è davvero lo Spirito della Montagna, creato da un bersagliere scultore a memoria dei suoi compagni caduti nella grande guerra e che ora è là a proteggere le montagne da altre insidie….

Così mi sono messa a dipingere questo soggetto e ancora una volta dipingere è diventato per me un’occasione per conoscere di più il mondo che mi circonda, ed è un modo bellissimo, faticoso ma appagante. Lavorare con matite, colori e pennelli mi permette inoltre di dare forma a immagini antiche e simboliche che ritrovo dentro di me, un tesoro in comune con molti. E poi il silenzio e la concentrazione durante l’esecuzione, la delusione per un colore sbagliato ma anche la soddisfazione per un contrasto tonale riuscito: – quei licheni che hanno invaso il volto, bello quell’ocra aranciato, mi piace. I sassi, come si fanno i sassi? Ah, ecco, bellissimo, ci riesco – ……… Un continuo dialogo interiore.

Dipingendo l’Angelo ho voluto aggiungere un fiore nel basamento, un piccolo papavero retico, simbolo della vita che resiste.

A.M.Bortolini

Annamaria Bartolini